Cinque percorsi impegnativi, scelti tra quelli presenti sul sito, per ricercare grandi soddisfazioni
Se il mercoledì dedicheremo l'attenzione alle famiglie ed ai bambini, il venerdì, al contrario, "alzeremo il tiro" proponendo percorsi dedicati a chi cerca mete e destinazioni ambiziose.
Premettiamo, come sempre, la necessità di valutare con attenzione le condizioni oggettive (meteo, neve, vento), di attrezzarsi con i necessari dispositivi di sicurezza (artva, pala e sonda) e di considerare con onestà e senso critico le proprie condizioni psicofisiche.
Fatte queste doverose premesse, proponiamo cinque percorsi nelle Orobie Bergamasche. Cliccando sul nome della ciaspolata si apre la pagina dedicata sul sito www.ciaspole.net:
- ciaspolata al passo Branchino;
- ciaspolata al rifugio Albani (aperto);
- ciaspolata alla Grotta dei Pagani;
- ciaspolata al rifugio Calvi (chiuso)
- ciaspolata al monte Campioncino
Sono cinque percorsi in terra bergamasca che possono davvero soddisfare coloro che vogliano mettersi alla prova. E molto diversi tra loro.
Al Branchino si arriva ciaspolando (oggi) solo dopo il rifugio Alpe Corte (aperto) prendendo quota su una traccia segnata solo da ciaspolatori e scialpinisti, chiusa tra il Corno Branchino e l'Arera. L'insidia principale può essere rappresentata dal ghiaccio, prima di arrivare all'Alpe Corte, mentre più a monte, dopo le Baite del Neel possono aversi, in condizioni di eventuale recente innevamento, scariche spontanee fino al sentiero.
Il rifugio Albani è un'altra destinazione da considerare con neve stabile ed assestata. L'apertura del rifugio è un "plus" per chi vuole passare una giornata sulla neve e magari rilassarsi "con le gambe sotto il tavolo" dopo le fatiche della salita. Il panorama sulla parete nord della Presolana è il principale motivo di interesse della ciaspolata mentre la giornata dedicata alla sicurezza sulla neve, prevista per domenica 12 gennaio, può suggerire di programmare la ciaspolata già questo weekend.
Nessun punto d'appoggio, invece, per la salita al rifugio Calvi (chiuso) e la ciaspolata alla Grotta dei Pagani. Sono molto diverse tra loro: al Calvi si arriva seguendo una lunga pista forestale che sale con pendenze moderate ma costanti per chiudersi con un traverso (da valutare) una volta raggiunta la diga a pochi minuti dal rifugio.
Alla Grotta dei Pagani, invece, si arriva partendo dal passo della Presolana. Si prende quota moderatamente fino alla Baita Cassinelli (chiusa) su traccia ben battuta e ad oggi poco innevata. Oltre, invece, si sale su pendenze ben più significative fino alla valle dell'Ombra oltre la quale si prosegue su dossoni innevati fino ad arrivare alla base della parete meridionale Presolana. Raggiungere la grotta richiede un ultimo sforzo su severe pendenze.
Infine, il Campioncino. Punti d'appoggio solo nei dintorni del punto di partenza, poco fuori Schilpario, ed una ciaspolata dai due volti. Facile fino al passo Campelli, molto impegnativa nel finale fino a diventare davvero difficile a seconda delle condizioni della neve: gli ultimi metri, infatti, sono davvero ripidi.
Da fare, come e più di altre, con ciaspole adeguatamente ramponate.
I dettagli di tutte le cinque ciaspolate, come detto, cliccando sui link sopra.