due parole su una bellissima traversata nel cuore delle Dolomiti altoatesine
Era da tempo che volevamo farlo e finalmente, appena prima delle discrete nevicate e del vento forte di questa settimana, siamo riusciti a portare a termine la traversata Brogles – Rasciesa con le ciaspole.
Niente di eccezionale, intendiamoci, ma una grande soddisfazione soprattutto se si considera che partendo dalla val di Funes si è ciaspolato per più di ventidue chilometri cumulando un dislivello positivo di circa mille metri.
Siamo dunque partiti da Ranui, parcheggio Waldschenke (4 euro la giornata, pagamento difficoltoso con carte ed app, meglio avere le monetine…) ed abbiamo risalito la traccia verso malga Brogles (chiusa in inverno). Si cammina per circa quindici minuti su una traccia molto battuta, anche meccanicamente, poi si svolta a destra e si procede su un’ampia forestale non battuta dai gatti o dalle motoslitte.
Dopo 45’ dalla partenza la forestale termina e si prosegue sulla linea del sentiero estivo fino ad arrivare ai piedi delle Odle: un bivio propone a sinistra la traversata verso il rifugio delle Odle (Geisleralm), la malga Glatsch ed altri rifugi mentre a destra si prosegue verso malga Brogles dove si arriva in circa 1h15’ dalla partenza.
L’impatto paesaggistico è meraviglioso: la chiusura della malga fa sì che il contesto sia di grande tranquillità e pace. Si rimane a contemplare il profilo delle Odle che sembra abbracciare l’alpeggio.
I dettagli della ciaspolata verso malga Brogles, in val di Funes, sono descritti qui: www.ciaspole.net/itinerari1/altoadige/ciaspole-brogles.htm
A fine gennaio il sole non arriva prima delle undici e ci ha accolti quando eravamo già sulla traccia verso il passo Brogles, spartiacque con la val Gardena.
Qui è iniziato il lungo traverso verso Rasciesa: una traccia marcata ha tolto ogni dubbio di orientamento. Dovesse mancare, è bene proseguire solo se si è in grado di orientarsi anche se la direzione è abbastanza chiara (da evitare, comunque, in caso di nebbia per l’assenza di punti di riferimento).
Si procede a mezza costa verso sud ovest, sfiorando una capanna, lasciandosi sulla destra i pendii non troppo ripidi del Rasciesa.
Una prima deviazione porterebbe alla forcella di San Pietro (Locia de San Piere de Funes) ma si prosegue diritto mantenendo la direzione del sentiero estivo 35. Giunti alla Flitzerscharte o forcella di Valluzza abbiamo risalito, per sfizio e divertimento, vista la qualità della neve trovata in quel punto, il ripido pendio che la chiude a sud mentre la traccia sarebbe proseguita più facile e più bassa. Ad ogni modo, con qualche saliscendi si arriva ad un punto panoramico (appena sopra Malga Cason) dove vale davvero la pena fermarsi a contemplare le Odle, protagoniste di giornata, ma anche il gruppo Sella e le cime del Sassolungo e del Sassopiatto.
Da questo punto panoramico le alternative sono diverse: si può raggiungere la vicina malga Cason e l’arrivo della funicolare di Rasciesa; si può proseguire verso il rifugio Rasciesa (comodo appoggio per arrivare poi al crocifisso ed alla cappella, ne parliamo qui: www.ciaspole.net/itinerari1/altoadige/ciaspole-rasciesa.htm) oppure, infine, proseguire verso il Ciampanil de Rasciesa e continuare a seguire la cresta di vetta fino, eventualmente, al Crocifisso, con un saliscendi particolarmente impegnativo soprattutto nel finale. Attenzione: valutare i tempi di rientro vista la lunghezza dell’escursione!