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Uno zaino messo male può compromettere una giornata!

Lo zaino per ciaspolare

Tante volte si pensa a "cosa mettere nello zaino" dimenticando, spesso, "quale zaino scegliere" per andare a ciaspolare.

La decisione sullo zaino da utilizzare non è affatto banale e può influenzare anche la gradevolezza della giornata sulla neve.
La misura, infatti, dev'essere quella giusta, così come la capienza deve essere sufficiente e la "logistica" deve consentire di riporre in modo comodo ed accessibile gli oggetti di più immediata necessità come, ad esempio, le borracce.

Quanto alle dimensioni, la necessità di portare con sè pala e sonda (l'artva infatti dev'essere indossato, sotto la giacca) così come ramponi o ramponcini impone una misura già superiore a quella di uno zaino estivo. 
Chi scrive usa un 18 litri per l'estate ed un 40 litri per l'inverno: quest'ultimo risulta anche eccessivo ma risolve anche situazioni "diverse" come i trekking (stavolta estivi) di più giorni o i viaggi.

Detto questo, prima di fare la nostra scelta, osserviamo lo zaino che andiamo ad acquistare. 
L'ideale sarebbe avere la possibilità di regolare l'altezza degli spallacci in modo da adattarli alla nostra altezza, gli stessi spallacci devono essere ben imbottiti e deve essere presente una cintura per i fianchi che impedisca allo zaino di dondolare, oscillare e magari impigliarsi in rami o rocce sporgenti.

La presenza di tasche facilmente accessibili è fondamentale per accorciare le soste per bere o consultare la mappa.

Infine, esistono zaini più "evoluti" che tramite sistemi di cerniere o partizioni della capienza consentono di raggiungere le "cose" sistemate in fondo senza dover tirare fuori tutto. Ma questo risulta utile se si progettano escursioni di più giorni in cui, magari, desideriamo lasciare in fondo quello che ci servirà in rifugio, per la notte.

  09/01/2025

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