tra boschi e radure conquistando un vasto panorama sul Pizzo Tresero
IN BREVE
Partenza: Santa Caterina Valfurva, 1736 mslm (si parte dal centro del paese dove sono presenti un paio di parcheggi, se costretti a parcheggiare prima del centro della località bisogna considerare 15'-20' in più)
Arrivo: Ables, 2224 mslm
Difficoltà e pericoli: fino ad Ables basso sostanzialmente nessuno
Tempo di percorrenza: 1h40' all'andata, 1h al ritorno compiendo dei bei tagli in neve fresca. Altrimenti 1h15'-1h20'
Ideale per i bambini visto che, volendo, ci si può fermare anche prima della meta e giocare in neve fresca. Ciaspolata soleggiata. Non ci sono punti di ristoro aperti d'inverno.
Questa ciaspolata nel cuore della Valfurva è breve quanto intensa. Il dislivello di quasi cinquecento metri viene colmato su uno sviluppo breve, alleggerito da diversi tornanti tra bosco e radure innevate.
Si parte letteralmente nel centro di Santa Caterina Valfurva: superato il ponticello sul torrente Frigidolfo, ci si dirige verso il pendio ai piedi del bosco scorgendo le indicazioni per Ables (via Frodolfo, accanto all'ufficio turistico). Dopo pochi metri al sole, ci si immerge nel bosco per uscirne presto in corrispondenza delle baite di Speluga. Questa alternanza caratterizza tutta l'uscita: i tratti nel bosco, però, saranno sempre più brevi mentre numerosi e duraturi saranno i passaggi "in campo aperto". Questa caratteristica, oltre all'esposizione verso sud, rende la ciaspolata ideale nelle giornate più fredde.
Sotto la neve corre un'antica mulattiera, risistemata dagli Alpini durante la Prima Guerra Mondiale. Il tracciato, infatti, serviva a rifornire le prime linee italiane impegnate nei combattimenti contro l'esercito austroungarico. Se la neve è poca o assente, si possono ammirare ancora oggi alcuni dettagli davvero sorprendenti come i muretti a secco, testimonianza di una abilità costruttiva davvero sorprendente vista la limitatezza di risorse e la necessità di procedere speditamente con i lavori.
Si superano diverse malghe o gruppi di malghe (Li Nanza, Ceisa, Bacero e Monich, la prima oltre i 2000 mslm) fino a raggiungere quelle dell'Ables, a 2224 mslm, dove l'escursione può avere termine.
Si torna per la via di salita ma, mai come questa volta, è possibile disegnare dei divertenti tagli in neve fresca che consentiranno di abbreviare notevolmente i tempi di discesa e, soprattutto, di divertirsi davvero parecchio!
Il panorama è ampio sull'intera vallata e verso il passo Gavia: spicca, ad ovest, il Pizzo Tresero, montagna simbolo di Santa Caterina Valfurva, alta 3602 metri.
Clicca per aprire la mappa Kompass, da usare esclusivamente come riferimento. I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale).
E per quando la neve si scioglie.. su www.cicloweb.net trovi tante opportunità per camminare d'estate e pedalare tra sentieri, strade e piste ciclabili.
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