la più classica delle ciaspolate nelle Prealpi bresciane (Val Trompia)
IN BREVE
Partenza: Pezzoro, 911 mslm
Arrivo: vetta del monte Gugliemo, 1937 mslm
Punti intermedi: rifugio val Trompia (verificare l'apertura, tel. 338/4296474 - http://www.caivaltrompia.it/Rifugio.htm)
Difficoltà e pericoli: la salita è sostanzialmente priva di passaggi critici se la neve è buona. Il pericolo valanghe è contenuto anche se rimangono sempre validi la raccomandazione di consultare i bollettini e l'invito a ciaspolare in compagnia di persone esperte. Il percorso è atleticamente impegnativo perché il dislivello superato è di oltre mille metri. In caso di neve dura, ghiacciata o ventata i passaggi in traverso (soprattutto i tre pendii tra malga Pontogna, in particolare quello sotto gli Stalletti, e la cresta finale) possono risultare ostici e problematici per i meno esperti.
Tempi di percorrenza indicativi: a buon passo, meno di un'ora per raggiungere il rifugio Valtrompia ed un totale di 2h15' per la vetta. Con una buona padronanza delle ciaspole ed una neve ideale, si può scendere in poco più di un'ora!
La salita al monte Guglielmo è una grande classica delle ciaspolate e dello scialpinismo bresciani. Sarà per la vicinanza alle città di pianura, per la relativa sicurezza dei suoi pendii, per il vasto panorama o per il divertimento di una discesa davvero divertente e veloce... ma questa vetta è davvero frequentatissima!
Si parte da Pezzoro, frazione di Tavernole sul Mella a 911 mslm. Dopo il parcheggio la strada si inerpica in direzione del rifugio Valtrompia, a poco più di 1250 mslm. E’ una traccia forestale che prende quota con decisione, con frequenti cambi di direzione.
Giunti al rifugio, lo si lascia sulla destra e si prosegue in direzione di un valico prativo. Qui, seguendo le indicazioni (e la traccia che con ogni probabilità sarà ben marcata), si prende a sinistra e si rientra nel bosco fino a raggiungere malga Pontogna, posta al limite di un’ampia radura (1400 mslm).
Si prosegue oltre prendendo quota prima attraverso la radura, poi nel bosco, poi zigzagando su un ripido pendio noto come “el ratù”.
Ancora un passaggio tra qualche albero, un nuovo pendio, un altro breve traverso ed un ultimo pendio ed infine si raggiunge la cresta sommitale, dove si trova malga Stalletti Alta: si apre da qui un'ampia vista sulla pianura, spesso avvolta in un mare di nebbia.
La vetta del monte Guglielmo è facilmente riconoscibile e si intuisce il percorso che manca per conquistarla: spiccano, ben visibili, un colossale monumento dedicato al Cristo Redentore ed una statua di Papa Paolo VI. Tale Pontefice era il figlio di uno dei promotori del Santuario e durante il suo pontificato si occupò di ricostruire il luogo sacro che, dall'inizio del secolo agli anni Sessanta del Novecento, si era profondamente degradato.
Seguendo l’andamento della cresta della montagna si prosegue per un bel tratto prendendo quota fino a raggiungere i 1937 metri di altitudine della vetta: ampio il panorama sulla pianura, Alpi e Prealpi bresciane, Orobie ed il lago d’Iseo, ai piedi della montagna.
Una curiosità: Guglielmo è una rozza italianizzazione di Golem, il nome in dialetto bresciano della montagna. Golem significa “colma”, “sommità” ed è uno dei pochi nomi "dialettali" che vengono riportati dalla cartografia ufficiale.
La discesa avviene lungo l'itinerario di salita con una divertente variante: tornati al rifugio Valtrompia, si può tenere la destra ed invece di prendere la stradina percorsa in salita si prosegue lambendo il pendio di destra (sud). Si scende di buon passo tra le latifoglie fino a raggiungere una radura da affrontare puntando in direzione di Pezzoro e ponendosi come obiettivo intermedio una casa. La radura è abbastanza ripida e va affrontata con cautela.
Superata l'abitazione, in corrispondenza di un traliccio si intravede un passaggio a sinistra che riporta alla forestale percorsa in salita.
Clicca per aprire la mappa Kompass (stralcio da K103 - Le Tre valli bresciane), da usare esclusivamente come riferimento. I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale).
SUI LIBRI
Questo percorso è uno dei trentatrè itinerari più belli delle Alpi proposti dal libro "Ciaspole! L'inverno in neve fresca", disponibile cliccando sul sito www.vividolomiti.it oppure in libreria. Non solo foto ed itinerari ma anche la possibilità di dialogare con l'autore per dettagli e curiosità sui percorsi proposti.
E' stato anche scelto come una tra le 52 proposte (una per ogni weekend nei 12 mesi dell'anno) contenute in "52-12 un anno di weekend lontani dai luoghi comuni", una serie di pedalate, passeggiate, ciaspolate ma anche meno faticose visite a parchi, castelli e borghi segreti. 52 idee per rendere indimenticabile ogni weekend dell'anno! Il libro è disponibile sul sito www.amazon.it
SUL WEB
E per quando la neve si scioglie.. su www.cicloweb.net trovi tante opportunità per camminare d'estate e pedalare tra sentieri, strade e piste ciclabili.
La val Trompia ed il lago d'Iseo su www.cicloweb.net si raggiungono cliccando questi link (aprono una nuova finestra del tuo browser):
- pedalate in alta val Trompia;
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