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Salendo verso il rifugio Zamboni Zappa (scorri la gallery!)
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Vista da Pecetto, frazione di Macugnaga
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La parete nord-est del Monte Rosa
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Una vista verso nord-est dai dintorni del rifugio Zamboni - Zappa
Piemonte

Macugnaga e il Belvedere

IN BREVE
Partenza: Pecetto, 1358 mslm
Arrivo: lago delle Locce, 2300 mslm
Difficoltà e pericoli: attenzione ai pendii più ripidi ed a scariche non solo nevose dai pendii. Ambiente d'alta quota, possibili repentini cambiamenti del tempo con nebbia o tormenta. Valutare con attenzione l'escursione ed intraprenderla solo se esperti ed in grado di valutare il pericolo. Orientamento facilitato in caso di "battitura" della pista: informarsi con le locali associazioni turistiche, rifugio o Guide.
Tempi di percorrenza: un'ora per la salita al Belvedere (Wengwald Hutte, tel. 342/1691297) - variabile per il tratto successivo

Il Monte Rosa è un sistema montuoso tra cui spicca la seconda cima delle Alpi (Punta Dufour) ed è il più alto Quattromila a trovarsi completamente in territorio italiano. L'escursione da Macugnaga consente di ammirare l'imponente parete nord-est calandosi nel contempo in un ambiente selvaggio e glaciale. Con un po' di fantasia potremmo definirlo quasi himalayano.

La prima parte della ciaspolata, tuttavia, è tutt'altro che selvaggia, è accessibile a tutti e non presenta particolari pericoli.
Si parte da Pecetto, a 1358 mslm, e si procede su un'ampia traccia battuta a sinistra (guardando - dal punto di vista orografico è invece a destra) della seggiovia. Si risale su pendenze modeste fino ad incrociare la pista da sci che si continua a costeggiare in prossimità dell'alpe Burki.
Qui si prende a salire sulla pista più ripida, spesso non battuta, che prende quota davvero velocemente fino al Belvedere, a 1932 mslm.
La risalita deve seguire le prescrizioni locali, riassunte da un pieghevole che riportiamo qui (clicca).
Al Belvedere si pone una scelta.
I meno esperti possono seguire le indicazioni per l'Alpe Fillar ed ammirare dopo pochissimi istanti il sontuoso panorama sul Monte Rosa ed il ghiacciaio del Belvedere innevato. E qui fermarsi.
Chi ha competenza ed allenamento prosegue invece verso il rifugio Marinelli (a sinistra al Belvedere) ed effettua un breve traverso nel bosco (attenzione).
Poco oltre una casetta si scollina un crinale e si apre la vista sul Monte Rosa. Qui la ciaspolata prosegue in modalità e con obiettivi diversi a seconda delle condizioni.
Può capitare, infatti, che l'intera traccia verso il rifugio Zamboni Zappa ed il lago delle Locce sia battuta dal gatto: la ciaspolata è allora agevole ed alla portata dei più, fino ai 2300 metri di quota del lago.
In altre situazioni, invece, bisogna valutare con prudenza se e come proseguire. Le insidie, infatti, sono nascoste: la neve copre un pietraio che può provocare "affondamenti" e cadute anche pericolosi.

Tornati in valle da non perdere una passeggiata nelle frazioni walser di Macugnaga.

Clicca per aprire la mappa Kompass (stralcio da K88 Monte Rosa), da usare esclusivamente come riferimento. I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale).


SUL WEB
E per quando la neve si scioglie.. su www.cicloweb.net trovi tante opportunità per camminare d'estate e pedalare tra sentieri, strade e piste ciclabili.
Qualche link per iniziare ad esplorare la montagna piemontese
- pedalate in val d'Ossola e dintorni;
- informazioni sulla montagna piemontese;
- passeggiate in montagna

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