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Baiti attorno a Fuciade (scorri la gallery!)
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Uno sguardo al finale della ciaspolata. Il traguardo si trova a destra della fotografia.
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Una vista sulle Tofane, dalla Forca Rossa
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Pianoro ai piedi della Forca Rossa
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Alpeggio sul versante veneto della ciaspolata
Trentino

Fuciade e Forca Rossa

IN BREVE
Partenza: passo San Pellegrino, 1950 mlsm circa
Arrivo: rifugio Fuciade, 1980 mslm, (tel. 0462/574281) o Forca Rossa, 2498 mslm
Tempo di percorrenza: 2h30' (un'ora scarsa per il rifugio Fuciade)
Difficoltà e pericoli: in generale sicuro fino al Fuciade, arrivare qui non è nemmeno una "ciaspolata" ma una "scampagnata", spesso affiancati da slitte trainate da cavalli. Si raccomanda di valutare sempre i bollettini e non avventurarsi oltre se le circostanze lo sconsigliano: richiesta capacità di valutare neve e condizioni meteo.

La ciaspolata al rifugio Fuciade e poi al passo della Forca Rossa è un itinerario fantastico, che richiede però prudenza, capacità di valutazione della situazione del manto nevoso e un buon senso dell'orientamento.
Appagante anche il solo primo tratto: una passeggiata pianeggiante, sicura e facile dal passo San Pellegrino fino al rifugio Fuciade. I panorami sono infatti già straordinari, uno scenario incantato reso ancora più magico dal candore delle nevi dolomitiche. Questo primo tratto è accessibile a tutti, poco più che una scampagnata.
Giunti al rifugio Fuciade, però, l'itinerario si fa serio ed impegnativo: da un punto di vista altimetrico si passerà dai 1980 mslm della piana di Fuciade ai 2500 mslm del passo ed, in assenza di tracce ben definite, sarà necessario orientarsi con il supporto di una mappa dettagliata.
La prima tappa intermedia di questa prosecuzione è portarsi sulla cresta del pendio dietro il rifugio, in direzione sud est, seguendo le indicazioni dei sentieri estivi: poco oltre il Fuciade, dunque, si taglierà il pendio a sud del rifugio. Giunti in cresta si proseguirà verso nord per raggiungere un vallone sul quale si scenderà leggermente per poi risalirlo valutando se a mezza costa (sinistra orografica) o più sul fondovalle. Si raggiunge così il passo, visibile già non appena si valica la cresta sopra il rifugio Fuciade, dove i panorami, già splendidi, si aprono su tutte le Dolomiti venete rendendo indimenticabile l'escursione: ai piedi della "forca" si apre l'aspra val Franzedas.

Più regolare la salita dal versante veneto del passo San Pellegrino: si risalgono morbidi pendii (baita Flora Alpina) fino a congiungersi con la traccia descritta che raggiunge il valico. Nel dettaglio, dopo il ponte sul rio di Zigolè, in località Col de Mez si imbocca la traccia verso Valfredda che si raggiunge dopo aver superato un lariceto. Superato il villaggio, si lascia la forestale sulla destra e si punta verso nord-ovest lo spartiacque che divide da Fuciade ricongiungendosi appunto al percorso descritto sopra.

Valutare adeguatamente le condizioni del manto nevoso.

Clicca per aprire la mappa Kompass (stralcio da K95 - Gruppo Sella), da usare esclusivamente come riferimento. I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale). In verde i punti di partenza di San Pellegrino o sul versante veneto, verso Falcade. In giallo evidenziato Fuciade, in arancione la Baita Flora Alpina e in rosso, infine, il punto di arrivo.



SUI LIBRI
Questo percorso è uno dei trentatrè itinerari più belli delle Alpi proposti dal libro "Ciaspole! L'inverno in neve fresca", disponibile cliccando sul sito www.vividolomiti.it oppure in libreria. Non solo foto ed itinerari ma anche la possibilità di dialogare con l'autore per dettagli e curiosità sui percorsi proposti.


SUL WEB
E per quando la neve si scioglie.. su www.cicloweb.net trovi tante opportunità per camminare d'estate e pedalare tra sentieri, strade e piste ciclabili.
Qualche link per iniziare ad esplorare le splendide montagne della val di Fassa.
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