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Cima d'Asta da cima Socede (scorri la gallery!)
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A valle del rifugio Consèria
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Rifugio Consèria
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Verso passo Cinque Croci
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Cima d'Asta dal passo Cinque Croci
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Pendici meridionali del Lagorai
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Spuntano Sassolungo e Sassopiatto
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S'intravede la Marmolada
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Ultimi sforzi per conquistare cima Socede
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Cima dei Lasteati e monte Cengello da cima Socede
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Cima Socede e Cima d'Asta sullo sfondo
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Tracce di discesa
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In salita sulla cresta finale
Trentino

Cinque Croci e Socede

IN BREVE
Partenza: ponte Consèria, 1460 mslm (più o meno a seconda di dove si parcheggia). Ponte Consèria si raggiunge seguendo le indicazioni per la val Campelle a partire da Strigno. Strada stretta e tortuosa nel finale: dista una dozzina di chilometri dal fondovalle.
Arrivo: rifugio Consèria, 1848 metri sul livello del mare (tel. 349/5507733, verificare l'apertura); passo Cinque Croci, 2026 metri sul livello del mare o cima Socede, 2173 mslm. Si arriva al rifugio in cinquanta minuti, al passo in altri trenta minuti ed alla cima in ulteriori trenta minuti. Discesa molto veloce fino al rifugio (circa 30' dalla cima), poi dipende dalle condizioni (indicativamente 35-40').
Difficoltà e pericoli: itinerario generalmente ritenuto sicuro fino al passo. Il tratto tra il passo e la cima richiede una valutazione locale del pericolo ed eventualmente la rinuncia.

Siamo nel "selvaggio" Lagorai ma l'itinerario è molto frequentato. Molte cime ambìte dagli scialpinisti, itinerari di ogni livello per chi ciaspola, un rifugio aperto nei fine settimana invernali dove si arriva anche con i bambini: si spiega così l'affollamento di queste pendici. Meglio arrivare presto, sia per parcheggiare in tranquillità sia per godersi un po' di pace tra queste montagne.

Fino a Ponte Consèria la strada del passo Cinque Croci (chiusa al traffico anche in estate) viene sgomberata dalla neve. Oltre si può iniziare a camminare (o ciaspolare): si può scegliere tra la stessa sede stradale (si spera innevata, più lunga e forse monotona se si cammina o ciaspola, ma più adatta per gli scialpinisti) ed il sentiero estivo 326, da preferire senz'altro in presenza di una traccia o in caso di innevamento scarso o assente. Nel nostro caso è stato inevitabile scegliere quest'ultima soluzione: risultano ben evidenti sia le paline con i segnavia rossi e bianchi sia gli stessi segnavia sui tronchi.
Il sentiero incrocia un paio di volte la strada e poi se ne allontana prendendo quota con decisione tra larici ed abeti. E' una via molto più diretta della strada del passo che quasi subito si allontana in direzione nord-ovest (verso la val Sorda) per poi cambiare direzione e puntare il passo Cinque Croci. 
Camminando sul 326, in prossimità di una radura si intravedono un paio di baite in muratura, ci si avvicina al corso del rivo Consèria e, con l'aiuto di un ponte in legno, si arriva al rifugio. Vale la pena, prima di proseguire, girovagare per la radura a valle, ammirando la sagoma del monte Cengello, cima forse poco nota ma davvero affascinante. Domina il panorama verso est.
Fin qui la salita dura generalmente meno di un'ora lungo il sentiero, almeno un'ora lungo la strada: è bene sottolineare che la strada non passa dal rifugio ma per arrivarci bisogna abbandonarla e fare una breve deviazione.

Il secondo obiettivo intermedio è il passo Cinque Croci che è l'evidente insellatura a monte del rifugio. E' un valico molto aperto, dominato dalle tondeggianti moli del colle di San Giovanni (2251 mslm, a sinistra salendo) e della cima Socede (2173 metri, a destra salendo), meta di giornata. Percorrendo un ampio avvallamento si raggiunge il passo che apre la vista verso il Vanoi, il versante meridionale del Lagorai con il monte Cauriol, la cima Valmaggiore, cima Cece a spiccare sulle altre. A destra si riconosce il profilo della Cima d'Asta, alta 2847 metri. Più o meno a metà di questo tratto, tra il rifugio ed il passo, se si guarda a destra si scorgono una grande croce ed una bandiera italiana: è il Monumento ai Caduti di tutte le guerre, voluto dagli Alpini su quello che fu un cimitero di guerra per i caduti della Prima Guerra Mondiale. Già, perché tutta questa zona fu teatro di scontri e combattimenti anche cruenti, in particolare durante la primavera del 1916.
Il passo, contrassegnato da un manufatto in ferro dove spiccano proprio cinque croci, prende il nome dalla sua posizione: vi convergono infatti cinque pascoli (Valcion, Socede, Valsorda, Cengello e Consèria) appartenenti rispettivamente ai quattro comuni trentini di Pieve Tesino (i primi due), Castello Tesino, Cinte Tesino e Scurelle.

Se fino al passo l'itinerario non pone dubbi di sorta, è da valutare la prosecuzione verso cima Socede, dato che si vanno a percorrere pendii a tratti ripidi. In condizioni di neve sicura si prende verso destra tagliando - senza direzione obbligata - il pendio sud-occidentale della cima per poi proseguire, quasi sulla cresta, in direzione nord-est verso le visibili croci di vetta. Impagabile il panorama che si conquista pian piano: si delineano all'orizzonte alcune delle cime più famose del gruppo del Lagorai (cima Lagorai stessa, 2585 metri, e cima delle Stellume, 2605 metri) ma, oltre il versante meridionale del gruppo, già visto dal passo, spuntano in lontananza le pareti di Sassolungo e Sassopiatto e della Marmolada. A est si abbraccia con ancora più ampiezza la sagoma della Cima d'Asta mentre a sud torna a far capolino il monte Cengello, affiancato dalla cima dei Lasteati: sotto le due vette si dispongono affascinanti pendii innevati.
In cima una (discreta) installazione consente di individuare le cime che non è stato possibile riconoscere in autonomia.

La discesa avviene sullo stesso itinerario di salita ma con l'occasione di disegnare svariati tagli tra la cima ed il rifugio ed anche di provare una discesa, molto divertente, lungo i pendii che evitano di ripassare dal passo Cinque Croci.

Clicca per aprire la mappa Kompass, da usare esclusivamente come riferimento. I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale).



SUL WEB
E per quando la neve si scioglie.. su www.cicloweb.net trovi tante opportunità per camminare d'estate e pedalare tra sentieri, strade e piste ciclabili.
Qualche link per iniziare ad esplorare la Valsugana:
- pedalate in Valsugana;
- foto informazioni curiosità;
- passeggiate in Trentino

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