Itinerario del giorno

Alpe Lendine
Lombardia

Alpe Lendine

un gruppo di baite, in valle del Drogo (Valchiavenna)

IN BREVE
Partenza: Olmo, 1050 mslm
Arrivo: alpe Lendine, 1710 mslm
Difficoltà e pericoli: generalmente ritenuto sicuro. Attenzione a qualche traverso nel bosco ed a eventuali "buche" quando la neve è meno portante. Attenzione anche al superamento dei due ponticelli a 1477 mslm e poco a monte.
Tempi di percorrenza: poco meno di due ore da Olmo all'alpeggio.

L’alpe Lendine è un pittoresco agglomerato di antiche baite, tipiche della montagna lombarda, che punteggia un morbido declivio nell’alta valle del Drogo. L’immagine invernale di queste baite, ricoperte da un cospicuo manto di neve, non si scorderà facilmente.

L’accesso è relativamente impegnativo. Si parte, infatti, dal paese di Olmo, frazione di San Giacomo Filippo aggrappata ad un ripido pendio sulla valle dello Spluga.
Dai 1050 metri di quota di Olmo si procede in direzione di Zecca, un primo caratteristico alpeggio. Attenzione alla via da seguire: si salgono le scale che portano alla chiesa di Olmo, si gira a destra in...

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Alpi in fiamme
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Alpi in fiamme

135 pagine per capire come
navigare i monti durante la crisi climatica

Se il cambiamento climatico sta viaggiando a ritmi superiori al previsto, il Nord Italia, e le Alpi in particolare, sono un vero e proprio “hotspot climatico”, ovvero un territorio dove il riscaldamento globale si sta imponendo a ritmi e con intensità superiori alla media globale.
Le montagne, quindi, da sempre elemento del paesaggio, prima temuto, poi esplorato ed oggi amato e frequentato, sono al centro di cambiamenti epocali.
Fusione dei ghiacciai, destabilizzazione dei suoli, riduzione della biodiversità, alterazione dei cicli stagionali sono le principali conseguenze di tutto ciò.
La trasformazione, però, non sarà solo ecologica: l’impatto sarà forte e potenzialmente devastante anche dal punto di vista sociale ed economico. Interi settori produttivi, infatti, andranno ripensati; altri dovranno essere abbandonati.
Alpi in fiamme, scritto da Sofia Farina e Michele Argenta, illustrato da Stefano Gaio ed edito da Raetia, guida attraverso le tante sfaccettature del global warming,...

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Rifugio Ai Caduti dell'Adamello
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Rifugio Ai Caduti dell'Adamello

due parole su questo rifugio, ad oltre 3000 metri di quota, affacciato sulla vedretta del Mandrone

Il rifugio “Ai Caduti dell’Adamello” alla Lobbia Alta è uno dei luoghi simbolo della memoria storica e alpinistica delle Alpi italiane. Situato a quota 3040 mslm, nel cuore del massiccio dell’Adamello, sorge in un contesto spettacolare e carico di storia: un ambiente di alta montagna segnato dai tragici eventi della Prima Guerra Mondiale ed oggi meta di alpinisti e appassionati di storia.
La sua posizione è anche severo monito in tema di riscaldamento globale: si pensi, infatti, che all'epoca della costruzione poggiava sul ghiaccio (quel ghiaccio che un tempo era indicato come "perenne") mentre oggi la vedretta del Mandrone si trova quattrocento metri (di quota) più in basso.

Il rifugio venne costruito nel 1929 per volontà dell’Associazione Nazionale Alpini, con l’intento di onorare i caduti della Guerra Bianca combattuta proprio su queste vette tra il 1915 e il 1918. In quell’aspro teatro di guerra, soldati italiani e austro-ungarici si affrontarono in condizioni estreme, tra...

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