Un antico strumento vive una seconda giovinezza per un affascinante modo di scoprire la montagna d'inverno: www.ciaspole.net propone oltre duecento percorsi per ciaspolare nelle Alpi e lungo gli Appennini. Itinerari dalla Valle d'Aosta al Friuli, dal Trentino Alto Adige all'Etna, per scoprire la montagna con le racchette da neve ai piedi: un modo dolce e piacevole per addentrarsi in scenari ovattati, dove i contorni si ammorbidiscono ed i suoni si smorzano. Un vero incanto! E poi... una galleria di fotografie per ispirarti, un blog per rimanere sempre aggiornato ed una sezione news per le ultime dal mondo della neve!
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Ciaspole.net
Itinerario del giorno
Lombardia
Crap de la Parè
panoramica cima affacciata su Livigno ed i suoi monti
IN BREVE
Partenza: Passo d'Eira, 2214 mslm
Arrivo: Crap de la Parè, 2393 mslm
Difficoltà e pericoli: itinerario generalmente ritenuto sicuro. Attenzione sulla cresta finale e in caso di abbondanti nevicate evitare i pendii più ripidi (ai piedi del monte Crapene, 2430 mslm) oppure rinunciare del tutto. Attenzione in caso di nebbia o nuvole basse.
Tempo di percorrenza: un'oretta per salire, poco meno per scendere.
E' l'abbondanza di tracce che, paradossalmente, può "far perdere l'orientamento" quando si intraprende la breve ciaspolata, tutto sommato anche facile, verso il Crap de la Parè. Importante è visualizzare l'obiettivo e non confonderlo con il monte Crapene che risulta alto 2430 metri e, più ad est, può essere una variante della ciaspolata verso il Crap de la Parè o una sua estensione.
Si parte dal passo d'Eira e si seguono le indicazioni estive che guidano in risalita lungo un'ampia pista battuta, anche dalla motoslitte. E' importante seguire la palinatura verde e gialla che ...
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Alpi in fiamme
135 pagine per capire come
navigare i monti durante la crisi climatica
Se il cambiamento climatico sta viaggiando a ritmi superiori al previsto, il Nord Italia, e le Alpi in particolare, sono un vero e proprio “hotspot climatico”, ovvero un territorio dove il riscaldamento globale si sta imponendo a ritmi e con intensità superiori alla media globale.
Le montagne, quindi, da sempre elemento del paesaggio, prima temuto, poi esplorato ed oggi amato e frequentato, sono al centro di cambiamenti epocali.
Fusione dei ghiacciai, destabilizzazione dei suoli, riduzione della biodiversità, alterazione dei cicli stagionali sono le principali conseguenze di tutto ciò.
La trasformazione, però, non sarà solo ecologica: l’impatto sarà forte e potenzialmente devastante anche dal punto di vista sociale ed economico. Interi settori produttivi, infatti, andranno ripensati; altri dovranno essere abbandonati.
Alpi in fiamme, scritto da Sofia Farina e Michele Argenta, illustrato da Stefano Gaio ed edito da Raetia, guida attraverso le tante sfaccettature del global warming,...
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Rifugio Ai Caduti dell'Adamello
due parole su questo rifugio, ad oltre 3000 metri di quota, affacciato sulla vedretta del Mandrone
Il rifugio “Ai Caduti dell’Adamello” alla Lobbia Alta è uno dei luoghi simbolo della memoria storica e alpinistica delle Alpi italiane. Situato a quota 3040 mslm, nel cuore del massiccio dell’Adamello, sorge in un contesto spettacolare e carico di storia: un ambiente di alta montagna segnato dai tragici eventi della Prima Guerra Mondiale ed oggi meta di alpinisti e appassionati di storia.
La sua posizione è anche severo monito in tema di riscaldamento globale: si pensi, infatti, che all'epoca della costruzione poggiava sul ghiaccio (quel ghiaccio che un tempo era indicato come "perenne") mentre oggi la vedretta del Mandrone si trova quattrocento metri (di quota) più in basso.
Il rifugio venne costruito nel 1929 per volontà dell’Associazione Nazionale Alpini, con l’intento di onorare i caduti della Guerra Bianca combattuta proprio su queste vette tra il 1915 e il 1918. In quell’aspro teatro di guerra, soldati italiani e austro-ungarici si affrontarono in condizioni estreme, tra...
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